SUCCESSO DEGLI STUDENTI DEL LICEO “FERMI” IN BELGIO
La condivisione internazionale sul piano socio-culturale è da anni una delle priorità del Liceo “Fermi” di Cecina che vanta, tra i suoi obiettivi strategici, quello di favorire la dimensione europea dell’apprendimento, nel rispetto delle diversità.
E’ in questa ottica, infatti, che dal 21 al 26 gennaio 2024 dodici studenti di vari indirizzi del Liceo Fermi (linguistico, scientifico, scientifico sportivo e scienze umane), dopo aver superato nel mese di novembre la fase interna di selezione, hanno partecipato con successo al progetto europeo Young & European.
Tale progetto prevede che tre scuole, provenienti da altrettanti paesi dell’Unione Europea, si preparino a simulare una seduta del Parlamento Europeo, sostenendo una proposta di legge, con l’obiettivo che essa venga approvata o riceva un numero di voti maggiore rispetto alle altre.
Le finalità del progetto sono molteplici: potenziare le competenze multilinguistiche e multiculturali, rafforzare le abilità della lingua inglese, promuovere il concetto di cittadinanza europea tra giovani adulti, acquisire esperienza diretta sul modo in cui vengono prese le decisioni a livello di Parlamento Europeo, imparando a lavorare in gruppi misti.
Nella settimana del Progetto, gli studenti italiani hanno alloggiato presso il castello di Alden Biesen, in Belgio, insieme ad altri studenti di un istituto superiore belga di Ostenda e di un altro islandese di Reykjavik. Il programma prevedeva lavori a gruppi internazionali in aule attrezzate e ore di discussioni e di restituzione dei lavori in plenaria. Inoltre, sono state effettuate visite guidate all’Atomium di Bruxelles, a Maastricht, a Bruxelles città, al Parlamento Europeo e alla città universitaria di Leuven.
In questo modo ciascuno dei partecipanti ha avuto anche l’opportunità di:
- conoscere e condividere i diversi sistemi scolastici, politici, economici e sociali;
- apprendere i valori socio-culturali dei coetanei europei, sviluppando una maggiore capacità di reciproca comprensione e accettazione delle diverse opinioni;
- mettere in campo tutte le abilità della lingua inglese, anche tramite il debate;
- approfondire le proprie conoscenze di storia europea in lingua inglese attraverso le visite guidate condotte da esperte guide turistiche.
Nei due mesi precedenti la partenza, i dodici studenti si sono ritrovati a scuola, per due ore ogni lunedì pomeriggio, per analizzare le varie fasi del progetto ed elaborare, attraverso lo studio cooperativo, i contenuti della proposta italiana, coadiuvati dai professori Elena Capecchi e Massimiliano Volpi.
Per prima cosa, i ragazzi hanno elaborato una presentazione di loro stessi e del Liceo Fermi in lingua inglese, utilizzando anche le loro competenze digitali in modo che il prodotto finale risultasse particolarmente accattivante per i partner europei.
Successivamente, all’unanimità, hanno individuato una tematica sulla quale proporre una legge da discutere: l’introduzione dello studio della Politica (intesa come derivazione del concetto greco di πολιτεία: partecipazione alla vita dello Stato) come materia scolastica in tutte le scuole dell’Unione Europea. Tale scelta è nata dalla volontà di essere più pronti ad assolvere il loro diritto/dovere di voto.
Infine, conosciute le proposte di legge degli altri partecipanti, i ragazzi si sono documentati su tali argomenti per poter controbattere nella fase finale del Progetto.
Giovedì 25, quindi, dopo un’accesa e coinvolgente simulazione della seduta del Parlamento Europeo nel salone del suggestivo castello di Alden Biesen, essi hanno totalizzato, con la loro proposta di legge, il maggior numero di voti a favore.
Grazie e un meritato bravo! ai magnifici dodici (Asya Bianchi, Angela Cicchetti, Carolina Donato, Elisa Maria Fabbri, Chiara Guarguaglini, Sofia Martini, Diego Nardo, Emma Picci, Ilaria Rollo, Alessandro Romanò, Christian Salvo e Andrea Vanni) che hanno ricevuto anche i complimenti da parte della organizzatrice del progetto e di alcuni docenti delle altre scuole per essersi distinti sia per il livello delle loro competenze in lingua inglese sia per l’alta qualità delle argomentazioni durante il debate.
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